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Su cantu in sas laras
(Il canto sulle labbra)
Poesie, canti d’amore, danze e preghiere della Sardegna

Julie Calbete – voce
Paola Erdas – voce e clavicembalo
Stefano Cirino – chitarra, mandola, fiati tradizionali e percussioni
Max Jurcev – fisarmonica
Sergio Ladu – voce e direzione

Il pudore è una caratteristica molto forte del popolo sardo che da sempre è restio a manifestare in modo diretto i propri sentimenti compreso quello dell’amore.
Eppure l’amore, in tutte le sue forme, da quelle più ingenue a quelle più feroci, ha sempre nutrito le passioni dei sardi, ispirando una tradizione straordinaria di canti popolari, danze, musiche sacre e profane.

I sardi hanno preservato dall’oblio testi ed intonazioni provenienti dal mondo arcaico, ancor più, dal loro vissuto ancestrale. Parole e armonie hanno nei secoli accompagnato le lunghe ore di lavoro in casa e nei campi e sottolineato i momenti di festa così come quelli di lutto.

La Sardegna è un’isola magica, antica, benigna e crudele allo stesso tempo.
Un continente di bellezze struggenti: i suoi colori, le sue pietre, il suo mare, le sue nuvole, i suoi profumi, i suoi sapori, i suoi paesaggi mutevoli, il suo celebre vento.
Un continente anche linguistico con molteplici varianti progenie di un’autentica lingua neo-latina (non un dialetto), una cultura e un patrimonio di ricchezza unici nel Mediterraneo.

Proprio grazie al suo idioma ed alle narrazioni dei suoi poeti si vuole creare una evocazione sincera ed intensa, attraverso la tradizione popolare e quella colta, attraverso l’antico ed il moderno con canti tradizionali e musiche arrangiate e composte per l’occasione. Senza cercare un’imitazione delle prassi tradizionali ma arrivando a una forma di simbolismo e di sintesi a più sensi, che infranga alcuni tabù, che scandisca nella tensione sacra e profana di una mise-en-espace, il “tactus” di un mondo misterioso, che non appartiene al passato, che vuole respirare oltre il mare, che sogna, che implora, che grida.

Sergio Ladu
(direzione artistica)

con il sostegno de CAVEMA – Namur, Belgio.

Su cantu in sas laras
Il canto sulle labbra
Canti, poesie, preghiere, danze della Sardegna

Sensi e natura

Tadasuni (Eugenio Luglié)
Osile (Sergio Ladu)
In su Monte Gonare (tradizionale)
Perdas (Paola Erdas)
Tristu passirillanti (tradizionale)
Solidade (Predu Mura)
Duos sunt sos coros (tradizionale)

 

Amore, morte, colpa

Preludio (Stefano Cirino)
Sa diliga lughe (Tiziana Palandrani)
Canto Llano del Caballero (Antonio de Cabezon)
Monologo (Sergio Ladu – Matteo Spezzigu)
La Cancion de l’Emperador (Luys de Narvaez)
Su perdonu Deus ti salvet Maria (tradizionale)

Amore e follia 

Tirrenicas nodas (Mauro Palmas)
Custu pizzinneddu (tradizionale)
Kantos de amorau n°7 (Sergio Atzeni)
Limbas de Focu (Tonino Puddu)
Canzone satirica (tradizionale)
Canzone a ballo (tradizionale)
A diosa (No potho reposare) (Giuseppe Rachel – Salvatore Sini)